Lettera di Emilio Carelli a Matteo Renzi e Beatrice Lorenzin

Lettera a Renzi e Lorenzin: creare una “Rete antidolore”
La Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti chiede più impegno sul fine vita
Roma, 2 dic. (askanews) – “La questione della dignità del fine vita e della lotta al dolore deve essere una priorità nell’agenda politica di chi ad ogni livello governa questo nostro Paese. Non possiamo continuare ad essere il Paese delle leggi belle, avanzate e non applicate. A più di sei anni dall’approvazione della Legge n. 38 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative ed alla terapia del dolore”, riscontriamo una caduta d’interesse istituzionale su questi temi così cruciali per l’essere umano”. Si legge così nella lettera inviata nei giorni scorsi dal presidente della Fondazione Gigi Ghirotti, Emilio Carelli al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, alla ministra della Salute Beatrice Lorenzin, al ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Enrico Costa e al coordinatore della Commissione Salute delle Regioni Antonio Saitta.
Nella sua lettera, Carelli cita il caso di Marcello Cairoli “morto nell’ottobre scorso in una corsia all’ospedale San Camillo di Roma anziché essere accolto in una struttura dedicata al fine vita o essere adeguatamente assistito nel suo domicilio”. Sottolineando che quello di Cairoli “non è un caso isolato”, la Fondzione Gigi Ghirotti, che da anni si batte per garantire a tutti un fine vita dignitoso e senza dolore, ricorda la recente intesa stipulata con il Comune di Assisi per realizzare una rete di “città del sollievo” e chiede alle istituzioni sanitarie un’azione più decisa per far conoscere e applicare la Legge 38, con la creazione di una vera e propria “Rete contro il dolore”, aumentando gli hospice per l’assistenza nel fine vita e generalizzando l’assistenza domiciliare anti dolore.
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