Conferenza di Presentazione XVIII Giornata del Sollievo

Conferenza di Presentazione XVIII Giornata del Sollievo
Il 23 maggio 2019 alle ore 11.00 nell’auditorium del Ministero della Salute Vincenzo Morgante, Presidente della Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti, Giuseppe Guerrera, Segretario della Fondazione nazionale Gigi Ghirotti con sottosegretario alla salute Armando Bartolazzi hanno presentato la XVIII Giornata del Sollievo. Sono inoltre intervenuti, Antonio Saitta, coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni e Province autonome, e Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione salute e igiene del Senato.
Hanno trattato il tema “Il Sollievo nell’arte della Cura”: Fulvio Borromei, comitato centrale Federazione nazionale Ordini medici chirurghi e odontoiatri; Elvira Silvia Lefebvre, presidente Fondazione Maruzza Lefebvre D’Ovidio onlus; Paolo Favari, direttore generale hospice Villa Speranza di Roma, Vito Ferri, coordinatore scientifico fdella Fondazione nazionale Gigi Ghirotti onlus; P. Vittorio Trani, cappellano del carcere di Regina Coeli e Francesca Danese, portavoce Forum Terzo Settore del Lazio.
Il messaggio del ministro Grillo
Il ministro Giulia Grillo ha inviato un messaggio per augurare il pieno successo della Giornata nazionale del sollievo. Il ministro ha ricordato come “la legge 38 del 2010 sia stata un vero cambiamento di paradigma nell’approccio medico, una grande conquista culturale e di civiltà. Un passo in avanti enorme nella medicina per la persona e nell’umanizzazione delle cure”. Giulia Grillo ha anche sottolineato nel suo messaggio che “molto è cambiato in questi anni, ma molto resta da fare anche in termini di consapevolezza da parte delle istituzioni sanitarie e dei decisori chiamati a vigilare sull’attuazione della legge a vantaggio di quei pazienti anche pediatrici che hanno diritto a non soffrire per la malattia. La malattia del dolore riguarda in vario modo sei milioni di pazienti, è indispensabile avere sempre più medici e operatori preparati a trattare a ogni livello quella che viene riconosciuta ormai come una patologia. È indispensabile – ha dichiarato il ministro – assicurare dignità ad ogni malato, in ogni momento del suo percorso nella malattia, anche quando non può più guarire”.
L’attuazione della Legge 38 del 2010
Come ogni anno, la Giornata del Sollievo offre l’occasione di fare il punto sull’applicazione della Legge 38/2010, legge che pone l’Italia ai primi posti in Europa per aver sancito il diritto a tutti i cittadini a poter ricevere assistenza per cure palliative e terapia del dolore.
A nove anni il setting assistenziale delle cure palliative a domicilio è ancora critico nella maggior parte delle regioni, con evidenti disomogeneità regionali e tra i diversi territori di una stessa regione. La sanità è ancora a macchia di leopardo: solo in alcuni luoghi si assiste a un servizio avanzato ed efficiente. Manca l’attuazione reale della rete solo in 6-7 regioni il paziente viene seguito in tutte le fasi della malattia.
Si evidenzia anche un ritardo nella formazione degli operatori sanitari ed emerge ancora poca attenzione alla registrazione del dolore e del relativo trattamento.
Accanto a tendenze positive, si segnalano ancora criticità e disomogeneità territoriali che ci confermano che il cammino per arrivare ad una compiuta attuazione di quella che è considerata una delle legislazioni più avanzate a livello europeo, è ancora lungo. Serve la collaborazione delle istituzioni e delle professionalità c per consentire a tutti i cittadini di ogni regione, età, razza, religione, e condizione e ceto sociale di accedere a quanto sancito dalla legge in materia di cure palliative e terapia del dolore.
Nonostante gli importanti atti normativi nazionali e regionali di questi anni, l’Ospedale-territorio senza dolore è ancora realizzato solo parzialmente creando possibili disparità di accesso e trattamento ai cittadini. Per rispondere adeguatamente crediamo sia innanzitutto necessario rilanciare un patto di formazione/informazione tra istituzioni sanitarie, professionisti coinvolti e persone sofferenti.
Il Premio Gerbera d’oro 2019 al Policlinico Gemelli
Al termine della presentazione è stato attribuito il premio Gerbera d’Oro 2019 alla Regione Lazio per il progetto “L’impegno del Gemelli ART per l’umanizzazione dell’esperienza di cura“. ART è il polo radioterapico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli.
Anche quest’anno una Commissione tecnica (composta da rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e della Fondazione Gigi Ghirotti) ha valutato le diverse segnalazioni pervenute, 30 progetti con le relative documentazioni, individuando le strutture più meritevoli.
Una “Menzione speciale” per la Regione Veneto con il “Progetto per lo sviluppo delle Cure Palliative nei Centri Servizi Anziani C.S.A.” che ha l’obiettivo di garantire un accesso precoce ed appropriato alle cure palliative e alla terapia del dolore anche agli ospiti dei Centri Servizi per gli Anziani.
Una menzione particolare riguarda infine la Regione Lombardia e il “Progetto Sport in oncologia pediatrica: portare lo sport dove non c’è significa portare speranza e la possibilità di una vita migliore”. L’obiettivo del progetto è quello di porre la giusta attenzione ai benefici dell’attività fisica in bambini e adolescenti ammalati di tumore.