Un Ospedale con più Sollievo Edizione 2013
Per la sezione scuola dell’infanzia, vince:
la sezione H dell’Istituto comprensivo “La Marmora” – Plesso Morelli di Villanova di Guidonia (Roma)
Per aver ben rappresentato con un’appropriata tecnica iconografica e con il linguaggio proprio dei più piccoli, semplice ed immediato, che il sollievo si coniuga strettamente al sorriso, fonte di gioia, di fiducia, di coraggio e di rassicurazione.
Per la sezione V classe della scuola primaria, vince:
la classe V sez. A dell’Istituto Comprensivo “Frignani” – Plesso Carlo Avolio di Spinaceto (Roma)
Per aver dato risalto al sollievo che scaturisce dalla relazione di aiuto, attraverso un elaborato che rivela cura artistico-pittorica del particolare, volta ad esaltare ogni minimo dettaglio e a comunicare con chiarezza ed efficacia che la malattia non può e non deve diventare occasione di esclusione.
Per la sezione scuola secondaria di primo grado, vince:
Vince la classe III sez. A dell’Istituto Comprensivo n.4 ex 2° Circolo di Matera
Per aver saputo evidenziare con parole semplici ed efficaci e con un prodotto accurato, suggestivo ed originale dal punto di vista artistico-pittorico che l’amore, l’attenzione e la disponibilità possono lenire il dolore dell’animo ed offrire sollievo alla sofferenza, alla solitudine, alla fragilità e alla paura.
Per la sezione scuola secondaria di secondo grado, vince il Premio “Anna Maria Verna”:
Vince la classe II sez. B dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Guglielmotti” di Civitavecchia (Roma)
Per essere riusciti ad esprimere attraverso immagini simboliche e con linguaggio poetico, la forza della solidarietà e dell’amicizia nel sollevare dalla sofferenza della solitudine ed esaltare la gioia del sollievo.
Per la sezione “Scuola ospedaliera”, vince:
Vince la Scuola dell’infanzia in ospedale – Istituto Comprensivo Sturla dell’Ospedale “Giannina Gaslini” di Genova
Per avere ben rappresentato il sollievo “nella” sofferenza, indicando in tal modo una via di speranza anche per persone con malattia cronica. Gli elaborati ci esortano ad aprire gli occhi del cuore e della mente, per scoprire orizzonti di sollievo nascosti dentro e attorno a noi.
Per la sezione università,
vince il premio intitolato ad “Alessandra Bisceglia” per la migliore ricerca sugli antichi luoghi di cura del nostro Paese:
Vince lo studente Nicola D’Ambrosio del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti
Per aver evidenziato che anche in tempi difficili e con scarse risorse, le azioni di cura ispirate dai valori della carità, dell’accoglienza, della gratuità e della solidarietà, riuscivano a lenire sofferenze. La storia oggetto della ricerca rilancia pertanto la supremazia del valore della vita e porta un messaggio di speranza nei confronti della capacità umana di portare sollievo alle sofferenze altrui. È questo un messaggio che contrasta l’alienazione della società contemporanea e recupera il senso dell’etica della prossimità nei luoghi di assistenza sanitaria.