Un Ospedale con più Sollievo Edizione 2014
Per la sezione scuola dell’infanzia, vince:
Scuola dell’Infanzia Roccavivi – Istituto Comprensivo di Balsorano (L’Aquila),
Per aver ben rappresentato plasticamente il sollievo come sorriso globale, nella forma di un albero, tipico simbolo della vita, che genera tanti fiori e frutti, gesti concreti di amore che accendono il sollievo in chi li riceve e che tutti siamo invitati a distribuire nelle relazioni con chi soffre.
Per la sezione V classe della scuola primaria, vince:
la Classe 5° A della Direzione Didattica Statale 8° Circolo “Don Milani”, Salerno
Per aver saputo comunicare attraverso un testo dal ritmo rapido e cadenzato il messaggio che molto può essere fatto per il sollievo e il conforto di chi è malato e solo, senza distinzione di età, offrendogli attenzione, ascolto e presenza amorevole.
Per la sezione scuola secondaria di primo grado, vince:
la III classe di Miranda della Scuola Secondaria di I Grado Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di Isernia.
Per aver evidenziato con poche parole e immagini, che il sollievo è un’esperienza che facciamo ogni giorno, passando da una condizione spiacevole ad una gradevole e che nella condizione della malattia il bisogno del sollievo è più sentito e pressante. Lodevole il riferimento al bisogno di sollievo spirituale e l’appello a farsi “distributori” di sollievo attraverso sorrisi, carezze, ascolto e presenza.
Per la sezione scuola secondaria di secondo grado, vince il Premio “Anna Maria Verna”:
La Classe 5ªI del Liceo Scientifico Statale “Alessandro Volta”, di Reggio Calabria.
Per aver focalizzato – con una breve e densa sequenza video – la centralità della dimensione relazionale alla base del sollievo, la sola in grado di colorare la vita e di restituire l’identità al paziente, accendendo in lui speranza, fiducia, passione e un sorriso che è l’espressione più bella e umana del sollievo.
Per la sezione “Scuola ospedaliera”, vince:
la Scuola Secondaria di I Grado Statale “Tommaso Fiore” di Bari
L’autrice dell’elaborato premiato è la piccola ELEONORA CRISMALE
Per un testo vivace e musicale in cui sgorgano dall’animo dell’autrice suggestive immagini di fonti di sollievo desiderate e situate nell’ambiente fisico e umano del luogo del ricovero. Il testo si conclude con un’originale e apprezzabile rappresentazione dinamica del sollievo come dolore che rallenta la sua corsa.
Per la sezione università,
vince il premio intitolato ad “Alessandra Bisceglia” per la migliore ricerca sugli antichi luoghi di cura del nostro Paese:
SIMONE RIDOLFI, studente del Corso di Laurea in ECONOMIA dell’Università EUROPEA di ROMA.
Per aver ripercorso la storia dell’ospedale romano Policlinico Umberto I in maniera critica ed efficace, facendo luce sulle alterne vicende che, fra degrado e ristrutturazione, lo hanno progressivamente allontanato dagli ambiziosi obiettivi delle origini e segnalando l’importanza di riconsegnare alla più capiente struttura italiana non solo la capacità di curare lo stato di malattia, ma anche quella di accogliere chi soffre in un ambiente fisico e relazionale che rispetti il valore della persona, per rilanciare l’esigenza di proteggere la dignità del malato per spirito umanitario e ancor più per senso di giustizia.