XXIII Giornata del sollievo

 

Domenica 26 maggio si celebra la XXIII Giornata Nazionale del Sollievo, istituita il 24 maggio 2001, con direttiva del presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro della Salute pro tempore, prof. Umberto Veronesi, per «promuovere e testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo giovarsi di cure destinate alla guarigione». La Giornata ha una connotazione affermativa e propositiva: non è “contro” il dolore o la sofferenza ma “a favore” del sollievo. Il sollievo è sempre possibile anche attraverso l’umanizzazione delle cure in medicina. Nel corso degli anni l’obiettivo della Giornata è andato ampliandosi, abbracciando quasi tutte le condizioni di malattia e di sofferenza. Essa mira a sensibilizzare le istituzioni sanitarie e la società civile a un nuovo modo di avanzare insieme. Obiettivi della Giornata del sollievo: informare, comprendere meglio e accompagnare i sofferenti, promuovere lo sviluppo di competenze che trasformate in azioni portano sollievo, focalizzare sui concetti specifici del prendersi cura anche con un intento educativo rivolto ai più giovani, stimolare la collaborazione tra le professioni sanitarie, e non solo, impegnate nella cura dei malati e dei familiari.

Ne sono promotori la Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti onlus, il Ministero della Salute, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Ogni anno aderiscono gli Uffici nazionali per la pastorale della salute e dell’educazione, scuola e università della CEI, Federsanità, Associazione Medici Cattolici italiani, Associazione Religiosa Istituti Socio sanitari, Forum Terzo settore Lazio;
Federazioni / Ordini delle professioni sanitarie: FNOMCeO, FIMMG, FNOPI, FEDERFARMA e FOFI; società scientifiche: SICP, SIAARTI.

La Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti, intitolata all’insigne giornalista del quale quest’anno ricorre il 50° anniversario della morte, sin dal 1975 è impegnata alla diffusione di una cura dal volto più umano, rispettosa della dignità della persona malata di tumore e dei suoi familiari. La Fondazione concretizza il suo impegno sociale con un Centro di ascolto che da venticinque anni offre gratuitamente e telefonicamente sostegno psico-oncologico grazie a donazioni libere dei cittadini. Il numero 06-8416464 è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00.

Per questa XXIII edizione della Giornata del sollievo avranno luogo incontri pubblici di sensibilizzazione a cura di associazioni no profit, degli assessorati regionali alla Salute per impulso della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e della Rete delle Città del Sollievo, patrocinata dalla Commissione Welfare di ANCI, network ad oggi costituito da 35 comuni italiani per valorizzare e diffondere le buone pratiche di cura dal volto più umano nella lotta al dolore e per combattere la cultura dello scarto. La Fondazione Ghirotti ha inteso così lanciare una sfida alle nostre città, “a volte deserte di umanità e sorde alla compassione” (Papa Francesco). Per fare rete serve rafforzare la collaborazione tra comuni e Asl per fornire a famiglie e caregiver servizi per i non autosufficienti e anziani fragili.

Sono attesi più di 150 eventi all’interno e fuori delle strutture sanitarie. Tra questi, la premiazione del concorso “Un ospedale con più sollievo” rivolto alle scuole di ogni ordine e grado; l’offerta di una rosa alle persone ricoverate al policlinico universitario Agostino Gemelli e all’Ospedale Isola Tiberina-Gemelli Isola, per iniziativa di Confagricoltura, grazie all’Unione di Latina e ai suoi floricoltori.

La ricorrenza della Giornata del sollievo ci interpella e ci sprona a dare ascolto alle istanze delle associazioni di volontariato, ma anche degli enti operanti in ambito sanitario e degli operatori sanitari, uniti dal comune obiettivo di portare sollievo a chi sta affrontando la fase finale della vita per vedere attuato uniformemente quanto stabilito a livello normativo.

Cruciale, a tale riguardo, l’esortazione di Papa Francesco: “I malati nella fase terminale della propria vita, e le loro famiglie, ricevano sempre la cura e l’accompagnamento necessari … La risposta che ogni vita fragile silenziosamente sollecita è quella della custodia”. Non si può dunque non considerare l’umanizzazione come uno degli obiettivi fondamentali di qualsiasi sistema sanitario che faccia del diritto alle cure e alla salute una conquista di civiltà.
Quello che è un diritto universale continua purtroppo a non essere garantito a quattordici anni dall’approvazione della Legge 38. “Nessuno va lasciato solo nel tunnel della malattia!” denunciò sui media esattamente 50 anni fa il giornalista Gigi Ghirotti, “inviato speciale nel tunnel della malattia” che, come dichiarò Sergio Zavoli, “pose dinnanzi all’opinione pubblica il problema umano del malato che in tanti ospedali aveva visto indifeso, solo, trattato senza dignità. L’impegno altamente civile a cui dedicò gli ultimi anni della sua esistenza fu quello di trasmettere al pubblico i valori di una corretta informazione sui problemi sollevati da una malattia grave, il cancro, da cui era affetto e di cui sarebbe morto a soli 54 anni”. Sebbene il cammino della cosiddetta umanizzazione delle cure sia progredito, risuonano come un monito le parole del compianto prof. Umberto Veronesi a proposito della terapia del dolore e di tutte le condizioni che implicano sofferenza, come la fase terminale di malattia che necessita di cure palliative: “Molti passi avanti sono stati fatti nella lotta al dolore, molti ne restano da fare. Nella Giornata del Sollievo penso che sia indispensabile riaffermare forte e chiaro che il dolore dei malati di cancro, di Aids o di sclerosi laterale non è solo un problema dei malati, dei loro familiari e dei loro medici e infermieri, ma è un problema di tutti: è un problema della società civile. Mai più dovrà accadere che i malati più fragili e più provati, come succede ancora troppe volte, cerchino la morte per sfuggire non solo al dolore, ma all’indicibile solitudine e separazione in cui spesso sono lasciati. Le esperienze della Fondazione nazionale Gigi Ghirotti e di altre benemerite Associazioni hanno indicato la strada. Il punto di arrivo dev’essere non solo il sollievo dal dolore, ma la comprensione della sua natura complessa, insieme fisica e morale. Ed è ora e più che mai necessaria anche una intelligente e pacifica rivoluzione dell’organizzazione sanitaria per l’affermazione del diritto alle cure. È nel rispetto del malato fragile e indifeso che la società rispecchia il suo volto”.

La Fondazione ha partecipato a due importanti eventi celebrativi della Giornata del Sollievo a Roma:

Sabato 25 Maggio al Policlinico Universitario “A. Gemelli”

Domenica 26 Maggio all’Ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola

Il 25 Maggio 2024, vigilia della Giornata del Sollievo, nell’area antistante all’ingresso principale del Policlinico Universitario “A. Gemelli” si è svolta la cerimonia di consegna del “Premio Fabrizio Frizzi 2024” assegnato quest’anno al popolare conduttore ed autore televisivo Carlo Conti «quale straordinario testimonial della cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale e promotore di iniziative benefiche». Hanno consegnato il premio il presidente Vincenzo Morgante e il presidente esecutivo Siggia della Fondazione Gigi Ghirotti alla presenza di autorità del Policlinico universitario e di un nutrito gruppo di studenti di scienze infermieristiche.

Domenica 26 maggio la Fondazione Ghirotti ha celebrato la Giornata del Sollievo con un evento organizzato presso l’Ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola di Roma.

Alle 8.30 nella Cappella di San Giovanni Calibita la celebrazione eucaristica è stata officiata da S. E. Nunzio Galantino.

 

 

All’esterno del nosocomio, in piazza San Bartolomeo all’Isola, si è poi esibita la banda musicale della Polizia Municipale di Roma Capitale.

 

I saluti istituzionali sono stati condotti in un’antica sala interna all’ospedale da Giuseppe Guerrera, segretario della Fondazione Ghirotti. Hanno partecipato Daniele Piacentini, Amministratore delegato e Direttore generale dell’Ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola; Maria Antonietta Gambacorta, ordinaria di Radioterapia all’Università Cattolica Sacro Cuore di Roma; Vincenzo Morgante, presidente della Fondazione nazionale Gigi Ghirotti onlus, Fabrizio Siggia, presidente esecutivo della Fondazione Ghirotti. Non ha fatto mancare la sua presenza Lorena Bianchetti che è intervenuta per un saluto ai presenti all’evento.

Il chiostro interno all’ospedale ha fatto da cornice per la parte della Giornata dedicata a testimonianze, musica, canzoni e infine la premiazione dei vincitori del concorso “Un ospedale con più sollievo”. Moderatrice Maria Antonietta Gambacorta, ordinaria di Radioterapia all’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Una testimonianza su cosa significa curare per il sollievo è stata offerta da Paola Germano della Comunità di Sant’Egidio.

Giuseppe Guerrera, segretario della Fondazione Ghirotti, ha ricordato la figura di Franco Principini recentemente scomparso che in tante edizioni della Giornata del Sollievo contribuì con passione e generosità alla riuscita artistica dell’evento presso il Policlinico Gemelli.

Il primo ospite canoro della Giornata è stata Rita Forte che anche quest’anno ha generosamente donato due canzoni e parole di sollievo alle persone presenti. La cantante ha rivolto anche un saluto alle persone ricoverate che ascoltavano le canzoni dalle loro stanze con le finestre esposte sul chiostro.

Secondo momento musicale il duo Jalisse. Per la prima volta presenti alla celebrazione della Giornata del sollievo e subito acclimatati allo spirito della Giornata hanno cantato due loro successi e coinvolto il pubblico invitandolo a cantare insieme a loro.

Il noto conduttore e documentarista Roberto Giacobbo anche quest’anno è stato presente alla celebrazione della  Giornata del sollievo, raccontando una sua esperienza di grande sofferenza e angoscia vissuta durante la pandemia e che poi è terminata con un grande sollievo per essere riuscito a vincere la malattia che lo ha condotto a un passo dalla morte.

Hanno salutato i presenti da parte della Fondazione Ghirotti, Mario Santarelli, Vincenzo Morgante, Fabrizio Siggia e Emilio Carelli. Giuseppe Guerrera alla presenza di Rita Forte ha ringraziato per l’ospitalità il direttore generale dell’Ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola Daniele Piacentini.