Celebrazioni del centenario della nascita di Gigi Ghirotti

Il 10 dicembre 1920 nasceva Gigi Ghirotti. Il centenario della sua nascita è stata un’occasione per ricordare questo grande uomo e giornalista.

Purtroppo l’anniversario è caduto nell’anno della pandemia Covid19, ma questo non ha impedito tra il 2020 e il 2021, grazie anche ai mezzi di video comunicazione web e social, di celebrare in diverse date e luoghi d’Italia la memoria di Gigi Ghirotti nella duplice figura di professionista del giornalismo d’inchiesta e di costume, nonché di uomo che, ammalatosi di tumore nel 1972, volle rendere utile al prossimo la sua esperienza di malato ricoverato in ospedali pubblici, usando il suo talento ed esperienza di giornalista al fine di accendere nei cittadini, ma soprattutto nelle istituzioni sanitarie e civili, la coscienza della necessità di tenere sempre alto il rispetto dei diritti e della dignità umana, soprattutto quando la persona è vulnerata nel corpo, nella psiche e nelle relazioni da una malattia grave.

Vicenza 9-10 dicembre 2021

Biblioteca Bertoliana – Sede di Palazzo Cordellina

Convegno: “Gigi Ghirotti: 100 anni +1”

Le celebrazioni del centesimo anniversario dalla nascita di Gigi Ghirotti si sono concluse con un evento celebrato a Vicenza, città natale del giornalista, organizzato dalla Biblioteca Bertoliana che conserva anche le carte di Ghirotti. Si è trattato di una tre giorni culturale, un convegno intitolato “Gigi Ghirotti: 100 anni + 1”. “Più uno” perché l’anno del centenario è stato il 2020, ma le misure di sicurezza messe in atto per contrastare la diffusione dei contagi Covid-19 hanno fatto slittare di un anno questo evento, fregiato della medaglia di rappresentanza conferita dal Capo dello Stato Sergio Mattarella e patrocinato da: Regione Veneto, ULSS 8 Berica e AIL di Vicenza. Alla organizzazione hanno collaborato il Comune di Vicenza, la Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti Onlus, l’Accademia Olimpica, la Società Editrice Manuzio, il Giornale di Vicenza, l’Ordine dei Giornalisti del Veneto e la Fondazione di Storia di Vicenza.

I lavori sono stati articolati in tre giorni dedicati ciascuno ad un aspetto rilevante della vita di Gigi Ghirotti: la sua attività di scrittore, la carriera giornalistica e la vicenda della malattia che lo portò alla morte nel 1974.

Il programma

9 dicembre 2021 – ore 17.00
Gigi Ghirotti scrittore

A 50 anni dalla prima pubblicazione, Manuzio Società Editrice presenta la ristampa del capolavoro di Ghirotti: Rumor


Saluti istituzionali:
Francesco Rucco, Sindaco di Vicenza
Chiara Visentin, Presidente della Biblioteca Bertoliana
Gaetano Thiene, Presidente dell’Accademia Olimpica
Mario Santarelli, Membro del Comitato esecutivo della Fondazione Nazionale Ghirotti
Francesca Marchetto, Direttore editoriale della Manuzio Società Editrice

Interventi di:
Marco Cavalli, scrittore, traduttore e critico letterario
Nicola Piovesan, scrittore, nipote di Gigi Ghirotti

Letture di: Stefania Carlesso
Modera: Francesca Marchetto

10 dicembre 2021 – ore 17.00

Gigi Ghirotti giornalista

Le inchieste e l’impegno civile di Ghirotti in relazione all’informazione giornalistica di oggi.

Interventi di:

Alberto Sinigaglia, giornalista e scrittore

Gian Antonio Stella, giornalista de “Il Corriere della Sera” e scrittore

Giuliano Giuseppe Gargano,presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto

Vincenzo Morgante, presidente della Fondazione Nazionale Ghirotti 

in collegamento Maurizio Molinari, direttore di “Repubblica”

Modera: Nicoletta Martelletto

11 dicembre 2021 – ore 10.00

Gigi Ghirotti e la malattia.

Gigi Ghirotti “inviato nel tunnel della malattia”: l’importanza delle cure palliative. L’esperienza della Fondazione Nazionale Ghirotti Onlus.

 

Interventi di:

Matteo Tosetto, assessore alle Politiche sociali e Partecipazione del Comune di Vicenza

Gaetano Thiene, presidente dell’Accademia Olimpica

Fabrizio Siggia, presidente del comitato esecutivo della Fondazione Nazionale Ghirotti

Stefano Pileri, oncologo dell’Istituto Europeo di oncologia di Milano

Modera: Alberto Sinigaglia, membro del Comitato d’Onore della Fondazione Nazionale Ghirotti

Nel corso dell’evento è stata allestita presso il piano nobile di Palazzo Cordellina la mostra di una selezione di documenti provenienti dall’archivio del giornalista e ora conservati nella Sezione “Scrittori vicentini del novecento” della biblioteca Bertoliana.

Inoltre una postazione video ha consentito al pubblico e relatori di visionare alcuni filmati originali delle Teche RAI sui due reportage televisivi di Ghirotti. Sul sito de “Il Giornale di Vicenza” è possibile visionare uno spezzone del video dell’inchiesta televisiva “Viaggio nel tunnel della malattia” del 1973.

Al termine della tre giorni si è svolta la cerimonia di premiazione del Concorso riservato alle scuole secondarie di Vicenza e provincia dal titolo: Gigi Ghirotti e la produzione letteraria vicentina del primo Novecento, organizzato con il sostegno della Fondazione Nazionale Ghirotti. Vincitore del Concorso è risultata la classe 2^ BSC del Liceo Scientifico “G. B. Quadri” di Vicenza, guidata dalla docente Marilisa Munari, con un testo intitolato “Gigi Ghirotti e gli uomini del no” ossia i suoi amici fraterni Luigi Meneghello, Marino Rumor e Rigoni Stern; uno spaccato biografico che interseca le vite di quattro uomini della nostra storia contemporanea, evidenziandone la levatura morale, la coerenza e la capacità di dire “no” agli oppressori del valore della libertà.

Roma 10 Dicembre 2020

Palazzo del Quirinale

La Fondazione  Gigi Ghirotti ricevuta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Il Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale una delegazione della Fondazione Gigi Ghirotti Onlus guidata dal Presidente Vincenzo Morgante. Per l’occasione è stata consegnata al capo dello Stato la prima copia di una medaglia artistica fatta coniare dalla Fondazione in ricordo dell’evento ricordo dell’evento.

Torino 10 Dicembre 2020

Palazzo dell’arsenale

Convegno: “Da Gigi Ghirotti Alla Carta Di Torino 2019”
-Comunicato stampa-

Nel 2020 ricorre il centenario della nascita del giornalista che, saputo di avere un cancro ha deciso di dedicare le ultime energie a fare un’inchiesta, malato fra i malati sugli ospedali pubblici e il difficile rapporto tra i pazienti, i medici e il personale sanitario. Il “lungo viaggio” nel tunnel della malattia fu un appello al rispetto della dignità del paziente tuttora valido e necessario. Che cosa ha lasciato al giornalismo italiano quella vicenda esemplare che commosse l’Italia con gli articoli sulla Stampa e due trasmissioni televisive che commossero il Paese.

A palazzo dell’Arsenale, il convegno Da Gigi Ghirotti alla Carta  di Torino 2019, in collaborazione con  Regione Piemonte, Ordine dei Giornalisti, Rete Oncologica, ASL Città di Torino, Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Torino, Fondazione Gigi Ghirotti e Fondazione Filippo Burzio, celebra Gigi Ghirotti.

Saranno presenti Alberto Sinigaglia presidente ODG Piemonte, Oscar Bertetto Direttore Dipartimento Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta, Nicoletta Bosco sociologa Unito, Guido Giustetto, Presidente dell’Ordine dei Medici, Leonardo Filippone, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale e Stefano Scovazzo, Presidente del tribunale dei Minori, con la sua storia. 

Protagonisti dell’evento saranno gli studenti delle scuole medie superiori del Liceo Classico Alfieri, Istituto Boselli, Liceo Scienze Umane Berti e Liceo Scientifico Gobetti, che restituiranno il messaggio di Gigi Ghirotti da una prospettiva giovane e trasparente. Incuriosiscono i titoli delle relazioni proposte: Dal valore della Cura al valore della Persona, che ricorda la richiesta di Ghirotti di rispetto e ascolto, oppure 2019-1974:1-0, che rimanda all’approccio agonistico verso la malattia; Piccole foglie di tè, che racchiude il mistero di un’intervista ad un ex malato di morbo Hodgkin; e  ancora Non sono un nuMero, il numero di un letto e, Gigi Ghirotti incontra la classe 4O.

L’impulso al convegno è partito dalle parole del presidente dell’ordine dei giornalisti, Alberto Sinigaglia, quando, durante la presentazione della Carta di Torino 2019, riprese il messaggio di Gigi Ghirotti, quel lungo viaggio nel tunnel della malattia, affermando che “Il giornalista deve essere credibile e informare correttamente. La firma della Carta dovrebbe portare il suo nome”. 

“La Rete Oncologica”, spiega il dott. Bertetto “è un modello ghirottiano per la sua ricerca costante d’attenzione verso la persona posta al centro dell’organizzazione. I valori espressi nella Bussola sono il punto di riferimento per gli operatori della Sanità”.

Prezioso il contributo della Fondazione Gigi Ghirotti che ha concesso le due puntate RAI Orizzonti ai confini della scienza, dando agli studenti un ulteriore strumento di riflessione, perché la Scuola, per Gigi Ghirotti, “…in questo campo, potrebbe fare molto, ma continua a ignorare mali, malati, malattie e strutture e metodi per prevenirle e combatterle.” Appello raccolto.

Per l’occasione a Torino sono state titolate In nome di Ghirotti : la Sala Conferenze della ASL Città di Torino sede di via San Secondo 29, e l’Aula Studio dell’Istituto Boselli di Via Montecuccoli Torino. Per l’occasione sono state apposte due targhe ricordo con due diverse citazioni del grande giornalista. Sulla targa della sala della ASL di Torino è scritto: “Quello che importa sia durante la vita, sia di fronte alla morte, è non sentirsi abbandonati e soli”. Mentre sulla targa dell’aula dell’Istituto Boselli sono impresse le parole: “Chissà se i veri valori si possono insegnare o imparare a scuola”.

Genova 2 Ottobre 2020

Sala Quadrivium – Piazza Santa Marta

Convegno: “Cronisti Nel Tunnel Della Malattia”

Nell’ambito della tre giorni intitolata “NON TI SCORDAR DI ME” promossa dalla Associazione Gigi Ghirotti Onlus di Genova per far conoscere a tutti i genovesi l’associazione, per raccogliere fondi e, soprattutto, per approfondire la delicata tematica del “fine vita”, quest’anno è stato dedicato un pomeriggio alla rievocazione di Gigi Ghirotti in occasione del suo centenario attraverso un convegno intitolato “Cronisti nel tunnel della malattia”.

“Come Comune di Genova” – comunica ai partecipanti Paola Borrilli, Assessore ai Grandi Eventi del Comune di Genova – “ci sentiamo vicini a un’associazione che fa del bene al territorio occupandosi dell’assistenza ai malati e di promuovere le cure palliative. Nel centenario della nascita di Gigi Ghirotti è importante che vengano ricordati il suo messaggio e il suo coraggio nella lotta alla malattia, come fa l’associazione che porta il suo nome. Il Comune supporta l’associazione, aiutandola a far conoscere la sua attività”.

I lavori sono stati introdotti dal presidente e fondatore dell’Associazione genovese Franco Henriquet e moderati da Filippo Paganini, presidente dell’Ordine dei Giornalisti. Sono state proiettate alcune sequenze tratte dalle memorabili due inchieste televisive di Gigi Ghirotti sul suo “Lungo viaggio nel tunnel della malattia. Sono poi intervenuti Vincenzo Morgante, Presidente Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti; Alberto Sinigaglia, Presidente Ordine Giornalisti del Piemonte; Luca Ubaldeschi, Direttore del quotidiano “Il Secolo XIX”; Maura Marogna, Medico Neurologo Asl 3 Genovese e Associazione Gigi Ghirotti; Luisella Battaglia, Presidente Istituto Italiano di Bioetica; Franco Manti, Docente di Filosofia Morale Università di Genova; Luisa Stagi, Docente di Sociologia Generale Università di Genova.

Il video dell’intero evento è disponibile ai seguenti link:

PRIMA PARTE

SECONDA PARTE

Torino 20 Luglio 2020

Convegno Presso “Polo Del ‘900” Durante il XIV Festival Nazionale Luigi Pirandello E Del ‘900

L’incontro fa parte degli appuntamenti del XIV Festival Nazionale Luigi Pirandello e del ‘900; organizzato da Linguadoc in collaborazione con la Compagnia di San Paolo, la Fondazione Gigi Ghirotti, l’Associazione Gigi Ghirotti di Torino, il Polo del ‘900, la Nazionale Italiana Cantanti, vede tra i suoi protagonisti: Oscar Bertetto, Massimo Giannini, Giuseppe Guerrera, Vito Ferri, Franco Henriquet, Carlo Picco, Giorgio Palestro, Gianmarco Sala, Alberto Sinigaglia, Luca Ubaldeschi. La conduzione è affidata a Sabrina Gonzatto.

Quest’anno Gigi Ghirotti avrebbe compiuto 100 anni. Come avrebbe reagito il giornalista vicentino ai tempi del COVID-19? La battaglia di Ghirotti affrontata da “cronista della sofferenza” ha inizio negli anni ’70 quando scopre di essere affetto dal Morbo di Hodgkin, una patologia oncologica, a quei tempi nefasta che oggi invece, ai progressi della ricerca, è più facilmente risolvibile. Ghirotti decide di raccontare il suo stato di ammalato – è anche autore del libro scritto nel 1972! “Il lungo viaggio nel tunnel della malattia” – per diventare inviato nel mondo della malattia. La sua celebrità si deve ad una data: 27 maggio 1973 quando va in onda su RAIDUE la prima trasmissione della sua inchiesta. Un successo. Ma lui non era “uomo da palcoscenico’, era un giornalista che scriveva senza la necessità di voler apparire. Le parole la sua arma vincente. Una vita passata a combattere, prima in guerra negli Alpini, poi come partigiano ed infine come ammalato. Le prime esperienze presso Il Giornale di Vicenza fino a quando Giulio De Benedetti che dirigeva La Stampa, intuendo le sue indiscutibili potenzialità, lo vuole a Torino per farlo girare in Italia. Un esordio col botto il 24 maggio 1950 con un servizio sul generale Battisti. Ghirotti ebbe modo di intervistare anche De Gasperi, Eisenhower ma era il mondo della giustizia, della mafia, del banditismo sardo, le inchieste civili e sociali ciò che stuzzicava maggiormente il suo interesse. Ironico e dotato di uno humour fuori dal comune, pur disdegnando la cronaca mondana, si adattava, a malincuore, a fare l’inviato intervistando Mike Bongiorno nel suo Lascia o Raddoppia? O Nilla Pizza al Festival di Sanremo. Furono proprio La Stampa e Carlo Casalegno, allora vicedirettore, ad ospitare in terza pagina l’inchiesta del cronista/ammalato Gigi Ghirotti dal tunnel scrisse dieci reportage nel giro di un anno, l’undicesimo non riuscì a finirlo. Grazie alla sua professione e alla sua malattia “Ghirotti scrive un vero e proprio disegno politico per impostare il problema sanitario nel nostro Paese, mettendo la struttura al servizio del malato e non abbandonando il malato all’arbitrio della struttura (Giorgio Calcagno)”.

Negli anni a seguire la sua morte, avvenuta il 17 luglio 1974, tantissime le iniziative in ricordo del giornalista grazie anche al contributo della Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti di Roma delle Associazioni Gigi Ghirotti di Torino, Genova, Vicenza e di molte altre città diffuse su tutto il territorio nazionale. La “Giornata nazionale del sollievo” istituita nel 2001 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con il Ministero della Salute, con la Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, è uno dei tanti esempi legati all’eredità ghirottiana.

Torino ha reso omaggio al giornalista anche con il contributo delle scuole, dei docenti e degli studenti (Istituto Boselli, Liceo classico Alfieri, Liceo delle scienze umane Berti, Liceo scientifico Gobetti) dell’Università e dell’ODG Piemonte.

Come avrebbe reagito Gigi Ghirotti ai tempi del Coronavirus, è la domanda che è stata posta ai protagonisti dell’incontro, le risposte, a detta degli organizzatori, diventeranno parte integrante di altre iniziative.

Torino 30 Gennaio 2020

Aula Magna dell’Università di Torino Alla Cavallerizza reale

Convegno: “Cronisti nel tunnel della malattia”
Medicina della Persona e Sanità a 100 anni dalla nascita di Gigi Ghirotti

All’inizio del 2020, anno del centenario della nascita di Gigi Ghirotti, ha avviato una serie di eventi previsti in sua memoria un convegno svolto il 30 gennaio presso l’Aula Magna Università di Torino alla Cavallerizza Reale, col titolo: “Cronisti nel tunnel della malattia. Medicina della persona e sanità a 100 anni dalla nascita di Gigi Ghirotti”. Torino è una città importante nella vita di Ghirotti, qui ha sede la redazione centrale del giornale “La Stampa” dove Ghirotti lavorava quando nel 1972 lo colpì la grave malattia le cui vicissitudini raccontò proprio sulle pagine di questo quotidiano con una serie di memorabili articoli dei quali l’ultimo rimase incompiuto per la morte di Ghirotti nel 1974.

Al convegno, moderato dal direttore de Il Secolo XIX Luca Ubaldeschi, hanno partecipato tra gli altri la vice sindaca Sonia Schellino, l’assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio, il presidente della quarta commissione regionale, Sanità, Alessandro Stecco, il caporedattore della Rai di Torino Tarcisio Mazzeo e Alberto Sinigaglia, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte nonché, da giovane, amico e collega di Ghirotti a “La Stampa” e che il giorno prima del convegno ha pubblicato in ricordo di Ghirotti l’articolo uscito sul quotidiano torinese: “Il “lungo viaggio” di Gigi Ghirotti, il giornalista che rese gli ospedali più umani”. L’ex ministro della Salute Renato Balduzzi ha inviato un video di saluto.

Il direttore de “La Stampa” Maurizio Molinari ha focalizzato quello che era il grande talento di Ghirotti, ossia il reportage, il giornalismo d’inchiesta fatto sul campo, è ha sottolineato come la forza di questo modo di fare giornalismo risieda nel racconto dei fatti, non nelle opinioni del giornalista. Un chiaro monito e lezione di un maestro a un giornalismo mordi e fuggi e suggestivo nell’era dei social network.

Il Rettore dell’Università degli Studi di Torino, il medico Stefano Geuna, ha sottolineato la necessità di tornare a mettere al centro la persona malata, e Ghirotti è stato un grande assertore di questa necessità facendosene portavoce.

Il presidente della Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti Onlus, il giornalista e direttore di TV 2000 Vincenzo Morgante ha parlato delle attività della Fondazione orientate dai valori ghirottiani, in particolare quella del Centro di ascolto psicologico per malati oncologici e loro familiari e la promozione della cultura del Sollievo dalla sofferenza fisica e morale poi istituzionalizzata nel 2001 con la Giornata del Sollievo. Inoltre Morgante ha citato altre due importanti iniziative, la prima in collaborazione con gli Entri locali che è la rete delle “Città del Sollievo”, e l’altra, insieme alla Fondazione Isal, è la creazione di un osservatorio per il monitoraggio sull’applicazione della Legge 38/2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore, coordinato dalla ex ministra Livia Turco. Il suo intervento è stato anche impreziosito da diverse citazioni prese dagli articoli di Ghirotti e dalle sue due inchieste televisive del 1973 e 1974. Di queste una è molto significativa, visto il contesto del convegno: “E’ così che ho potuto raccontare in una serie di articoli per il mio giornale e in una trasmissione andata in onda l’anno scorso ciò che capita a un ammalato che fa scalo nei pubblici ospedali. L’ho fatto perché mi pare che un giornalista non possa essere testimone del sentito dire, o colui che vive nelle passioni degli altri. Se gli capita di correre un’avventura tra vita e morte e poi non la racconta, direi che quel giornalista non ha capito nulla né del proprio mestiere, né dei propri doveri di cittadino”.