Scuola dell’infanzia
1° premio al miglior elaborato prodotto dagli alunni della scuola dell’infanzia.
MOTIVAZIONE
Per aver ben rappresentato plasticamente il sollievo come sorriso globale, nella forma di un albero, tipico simbolo della vita, che genera tanti fiori e frutti, gesti concreti di amore che accendono il sollievo in chi li riceve e che tutti siamo invitati a distribuire nelle relazioni con chi soffre.
VINCE
Scuola dell’Infanzia Roccavivi – Istituto Comprensivo di Balsorano (L’Aquila).
Scuola Primaria
1° premio al miglior elaborato prodotto dagli alunni della V classe della scuola primaria.
MOTIVAZIONE
Per aver saputo comunicare attraverso un testo dal ritmo rapido e cadenzato il messaggio che molto può essere fatto per il sollievo e il conforto di chi è malato e solo, senza distinzione di età, offrendogli attenzione, ascolto e presenza amorevole.
VINCE
La Classe 5° A della Direzione Didattica Statale 8° Circolo “Don Milani”, Salerno.
UN SORRISO IN PIÙ... A chi... Se per caso o per destino è finito solo o in un lettino, non importa se a 3 anni, a 50 o a 90 anni, se ha smesso di sognare tu lo dovrai aiutare. Per lui tanto si può fare, una parola e una carezza caccia via la tristezza; se da clown ti vai a mascherare amico di un bimbo puoi diventare: una parrucca e un nasone rosso e tutti ridono a più non posso; se la solitudine vuoi allontanare ogni persona stai ad ascoltare, gli farà bene parlare e tante storie ricordare. Questo è il minimo che puoi fare se sollievo vuoi portare, dall’altra parte non ti voltare ma resta pronto a confortare. Bisogna andare dritto al cuore ed alleviare così il dolore. Con un messaggio concludere vogliamo di volontari bisogno abbiamo: ciò che è certo è sempre confermato ciò che viene donato mille volte sarà ricambiato.
Scuola secondaria di primo grado
1° premio al miglior elaborato prodotto dagli alunni della scuola secondaria di primo grado.
MOTIVAZIONE
Per aver evidenziato con poche parole e immagini, che il sollievo è un’esperienza che facciamo ogni giorno, passando da una condizione spiacevole ad una gradevole e che nella condizione della malattia il bisogno del sollievo è più sentito e pressante. Lodevole il riferimento al bisogno di sollievo spirituale e l’appello a farsi “distributori” di sollievo attraverso sorrisi, carezze, ascolto e presenza.
VINCE
La III classe di Miranda della Scuola Secondaria di I Grado Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di Isernia.
Scuola secondaria di secondo grado
1° premio, intitolato a “Anna Maria Verna”, al miglior elaborato prodotto dagli alunni della scuola secondaria di secondo grado.
MOTIVAZIONE
Per aver focalizzato – con una breve e densa sequenza video – la centralità della dimensione relazionale alla base del sollievo, la sola in grado di colorare la vita e di restituire l’identità al paziente, accendendo in lui speranza, fiducia, passione e un sorriso che è l’espressione più bella e umana del sollievo.
VINCE
La Classe 5ªI del Liceo Scientifico Statale “Alessandro Volta”, di Reggio Calabria.
Sezione Ospedaliera
1° premio al miglior elaborato prodotto dagli alunni della scuola ospedaliera.
MOTIVAZIONE
Per un testo vivace e musicale in cui sgorgano dall’animo dell’autrice suggestive immagini di fonti di sollievo desiderate e situate nell’ambiente fisico e umano del luogo del ricovero. Il testo si conclude con un’originale e apprezzabile rappresentazione dinamica del sollievo come dolore che rallenta la sua corsa.
VINCE
La Scuola Secondaria di I Grado Statale “Tommaso Fiore” di Bari.
L’autrice dell’elaborato premiato è la piccola ELEONORA CRISMALE.
IL MIO OSPEDALE Quando si è costretti come me a sostare in una stanza d’ospedale, il sollievo è fantasticare: e come per magia farei sparire ogni malattia! Me se così non posso fare, qualche modifica vorrei apportare: un ambiente lindo e carino e al di là della finestra un giardino, pieno di fiori di tanti colori che ammirerei sbirciando fuori. Vorrei una musica di sottofondo dolce, dolce da volare sul mondo. E accanto a me i miei angeli in bianco, sempre e solo loro, ma sarebbe bello vederli giocare anche solo un pochino con il grande e il piccino, a calcetto o a ramino, a bocce o al cavallino. E poi il menù: per ogni bambino fatto da un cuoco sopraffino. E alla fine di un lento dolore, per tutti una medaglia al valore!
Eleonora Crismale
Università
Premio intitolato ad “Alessandra Bisceglia“ per la migliore ricerca sugli antichi luoghi di cura del nostro Paese.
MOTIVAZIONE
Per aver ripercorso la storia dell’ospedale romano Policlinico Umberto I in maniera critica ed efficace, facendo luce sulle alterne vicende che, fra degrado e ristrutturazione, lo hanno progressivamente allontanato dagli ambiziosi obiettivi delle origini e segnalando l’importanza di riconsegnare alla più capiente struttura italiana non solo la capacità di curare lo stato di malattia, ma anche quella di accogliere chi soffre in un ambiente fisico e relazionale che rispetti il valore della persona, per rilanciare l’esigenza di proteggere la dignità del malato per spirito umanitario e ancor più per senso di giustizia.
VINCE
SIMONE RIDOLFI, studente del Corso di Laurea in ECONOMIA dell’Università EUROPEA di ROMA.